Per far ciò bisogna prima sacrificare questa innocente bestiolina.
Appena l'agnellino è passato a miglior vita si recupera la corata e, l'interiora.
Per prima cosa si stacca delicatamente lo stomaco, si legano ben strette le due estremità dello stesso, poi si taglia e si mette subito ad essiccare. (una volta secco avremo un ottimo caio naturale che servirà per preparare il nostro formaggio senza aggiunta di caio chimico)
Fatto ciò si iniziano a staccare dal grasso piano piano le budeluzza.
Una volta che le avremo staccate con la forbice le apriamo, laviamo sotto l'acqua corrente e mettiamo in una ciotola ricoperte di sale fino, si lasciano riposare per 5 - 10 minuti.
Laviamo meticolosamente sotto l'acqua corrente, poi scoliamo e, a questo punto sono pronte per essere cucinate.
Chissà, con questo post forse sconvolgo lo stomaco a qualcuno.
Ma credo che queste antiche ricettine della nostra tradizione contadina che ormai stanno scomparendo, debbano essere rivalutate.
Intrecciare le budeluzza e lessarle in abbondante acqua salata.
1 foto
Seconda foto: budeluzza tagliate a tocchetti come direbbe Bigazzi mangiate in purezza, condite semplicemente con olio evo, sale, succo di limone.
Foto sotto
Preparazione con cipolla:
In padella olio e 1 cipolla tagliata sottile, si fa appassire un pochino poi si aggiungono pezzi di budeluzza, sale pepe, si sfuma con 1/2 bicchiere di vino bianco e, appena questo è evaporato si servono calde accompagnate da una bella insalatina
4 commenti:
anche a me piacciono tanto!!!!buonissime!!!baci claudia
il piatto finale è invitante:-)
Annamaria
Uh!!!! quanto mi piacciono!!!!
ragazze che bello, pensavo di sconvolgervi con questo post invece vedo che oltre a me ce ne sono di intenditrici della nosta cucina un bacio a tutte
Posta un commento